Progetto Bellezza
Geometria in evoluzione
Esposizione: Sharing Design 2016 Milano Makers, per il FuoriSalone, Fabbrica del Vapore, Milano, 12-17 aprile 2016
Per Platone la bellezza doveva essere atemporale, perfetta e per questo era parte costitutiva delle Idee: l’origine di tutte le cose. Però anche la bellezza platonica aveva delle limitazioni: “Nulla è bello senza proporzione”. Nessuna manifestazione appartenente alla Grecia Antica mancava di proporzione, tutto era sviluppato per mostrare un ideale di bellezza che dominò per molti secoli in Europa e ha costituito un canone di simmetria ed estensione, di ordine e di limite.
Quando le forme fisiche sono create nella pittura, nell’architettura o nella musica secondo una corrispondenza ai principi divini, il risultato è la bellezza. Questa idea, assieme alle leggi della geometria, divenne il tema centrale e l’impulso motivante del Rinascimento in Italia ed in Europa.
Fra i solidi platonici che costituivano le forme geometriche più classiche, il Dodecaedro venne collegato alla forma dell’universo perché tra i solidi platonici esso è quello che più si approssima alla Sfera componendosi di dodici pentagoni al cui interno si forma il pitagorico Pentagramma e in cui si riscontra costantemente il rapporto aureo.
Alcuni filosofi di epoca successiva non si accontentarono dell’associazione tra Dodecaedro e Universo, ma cercarono un quinto elemento che il poliedro regolare potesse rappresentare. Lo trovarono nell’Etere, adottando la descrizione che ne dette Aristotele nelle sue opere, raccolte in epoca successiva nella “Metafisica”, nella “Fisica” e nel trattato “Sul Cielo”.
Come gli altri solidi platonici, il dodecaedro è stato oggetto di studio dei filosofi fin dall'antichità. Fra questi Pitagora e Platone che nel Timeo associò ad ognuno dei 5 solidi platonici un elemento naturale: dopo il fuoco, la terra, l'aria e l'acqua, al dodecaedro fu assegnato l'etere o quintessenza che componeva i corpi celesti e l'anima. Secondo il filosofo, il cosmo aveva la forma del dodecaedro.
Il Dodecaedro è formato da 12 pentagoni ed ha 12 facce e 20 vertici. I Centri delle 12 facce del Dodecaedro si possono dividere in 4 tetradi, ciascuna corrispondente ai vertici di un Rettangolo Aureo.
Dodecaedro a spirale
Il Dodecaedro della proposta artistica è attraversato da un movimento a spirale, quasi una forza che lo avvolge e lo deforma in una voluta a vortice che lo assottiglia verso l’alto.
Tecnica di realizzazione
L’opera di altezza 30 cm è stata realizzata con una stampante 3D FDM prodotta da SDM3D http://www.sdm3d.it con la collaborazione di Marcello e Marco Andreacchio
Sharing Design 2016 Milano Makers, Fabbrica del Vapore, FuoriSalone Milano, 12-17 aprile 2016
Marcello e Marco Andreacchio di stampanti SDM 3D |