AutoCAD: disegno, modellazione e stampa 3D

Disegnare con AutoCAD - 27 capitoli interattivi di Claudio Gasparini

Perché si usa il linguaggio G-Code

Il formato G-code è stato sviluppato al MIT agli inizi degli anno ’50 nel Servomechanisms Laboratory   ed è sempre stato dedicato ad applicazioni in settori di  machine a Controllo Numerico CNC e CAM (Computer Aided Manufacturing).  Nel 1980 è diventato uno standard ISO 6983  adottato dall'industria manifatturiera e meccanica. Il linguaggio è editabile con un normale editor di testo e comprende una serie di codici ed istruzioni che definiscono la  geometria, gli spostamenti e le operazioni che la macchina deve compiere.

Quando si è trattato di scegliere il linguaggio di controllo per le stampanti 3D,  è sembrato naturale adottare il linguaggio storico utilizzato nel controllo delle macchine CNC, scelta determinata anche per la sua sintassi molto semplice e  lineare, ma soprattutto sperimentata da decenni di utilizzo.

Nota: l'acronimo G-Code deriva dalla lettera G che nel linguaggio di programmazione  precede le istruzioni di movimento e di controllo ed è la più usata nei comandi. Nel settore delle macchine CNC le funzioni di lavorazione vengono ancora scritte direttamente in linguaggio G-Code con una pregevole produzione di corsi e di manuali di programmazione.

Creazione del file  G-Code

Alla fine delle modifiche e della definizione dei vari parametri, con l'opzione File / Save GCode il programma genera il file di stampa in formato G-Code.

In genere per stampare un oggetto si salva il file su una chiave USB o su una scheda SD a seconda del lettore in dotazione della stampante.